“Nell’opera di Palmigiani si denota folgore, giacente in ambito esistenziale. Le sorgenti fuoriescono da se stesse, per abbeverarsi, e ritengono opportuno l’aggrovigliamento. Le svariate forme di vita ascendono per respirare, fuori dai luoghi claustrofobici quotidiani, fuori da mondi attanagliati dall’impurità della luce; si piagano e stingono l’ossigeno. Tra le folte radici di un gioco,...